SVG: come ottenerli

Come si possono ottenere degli SVG: essenzialmente in due modi, o scaricandoli da internet, o creandoli con un editor SVG.

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Un'ottima fonte di SVG è la raccolta OpenClipArt (cercatela su Google). Si può scaricare una vera marea di immagini vettoriali.

Oppure vi potete costruire voi stessi il vostro file SVG: Di seguito diamo conto di qualche programma che abbiamo provato.

editors datati

Un accettabile editor commerciale SVG è quello della Jasc, WebDraw: è un editor piuttosto completo, che gestisce anche le animazioni. Queste ultime, bisogna ammetterlo, sono comunque senza paragone, allo stato attuale, molto meglio gestibili con i software che elaborano Flash.

Un editor più rozzo, ma gratuito, è Amaya, il browser/editor HTML del W3C.

Hanno comunque buone capacità di esportare immagini vettoriali in SVG sia Adobe Illustrator, sia OpenOffice (>1.0), della SUN, sia PhotoImpact della ULEAD.

Vi è un recente, ottimo prodotto per ottenere degli SVG: non è un editor, ma ottiene un SVG a partire da qualsiasi file stampabile: è SVGmaker, di una ditta australiana. Il suo forte:

Qualche cenno merita anche Web-Dwarf, della Virtual Mechanics, un editor nativo per SVG (o HTML). Sembra fare cose eccellenti, ma si blocca un po' troppo facilmente, e, ciò che è peggio, può perdere dei pezzi del lavoro che avete fatto senza che se ne capisca bene il perché. Peccato, perché se si guarda il codice sorgente si vede che è piuttosto potente e preciso come elaborazione. Probabilmente è frutto di una certa frettolosità.

Ottimi editor di recente generazione

Anzitutto Sodipodi: nato in ambiente Linux, è ora disponibile anche per Windows (9x e segg.). Si tratta di un ottimo programma, freeware, ma potente e flessibile. Richiede le librerie GTK, facilmente installabili e non pesanti. Fa abbondante uso del tasto destro del mouse. Un limite è la mancanza di un Help incluso nel programma. Ma si tratta di un software decisamente intuitivo.

Dall'evoluzione di Sodipodi, e in pratica soppiantandolo, esce Inkspace, di cui parliamo poco sotto.

Buono è anche Sketsa, scritto in Java (richiede il Java runtime environnement 1.4.2 o successivo), e multipiattaforma.

Si tratta di un programma completo, meno intuitivo di Sodipodi, ma con maggiori possibilità di controllo sul codice sorgente, che in Sodipodi rischia di essere talora sovrabbondante. Pur essendo legato alla comunità Open Source il programma non è freeware, ma shareware. Rappresenta un significativo passo avanti nel campo dell'editing SVG.

Livelli eccellenti sono raggiunti poi da Inkscape e da Dia, in versione anche per Windows (9x e segg.).

Con Inkskape potete davvero manipolare la grafica vettoriale in modo estremanente intuitivo, flessibile e ricco. Il programma, a differenza di Sketsa, è freeware e open source.

Dia è mirato alla creazione di diagrammi e organigrammi. E' perciò più leggero di Inkscape, anche se più limitato in fatto di effetti grafici, essendo appunto specializzato nel creare caselle di testo e connettori (proprietà però, quest'ultima, che Inkscape non ha). Può salvare sia in un formato proprietario (facilmente accessibile a un editor testuale peraltro) sia in SVG.

Una belle sorpresa è che, una volta creato un file in formato proprietario (estensione .dia) è possibile, dalla shell di visualizzazione dei files (Gestione Risorse, o TotalCommander), usando il tasto destro del mouse, ottenere un file clone in vari formati, tra cui wmf, eps, e svg.

Programmi che fanno, a mio parere, pochino, ma pur sempre qualcosa di utilizzabile, in certe occasioni, sono: