condividere partizioni e cartelle/files tra (k)ubuntu e pclinux

Non basta che i proprietari delle partizioni e cartelle condivise abbiano lo stesso nome utente e gruppo utente: occorre che abbiano anche lo stesso user-id e user-group.
Il modo per vedere quali siano tali parametri è guardare nei files presenti in /etc “group” e “passwd”. Si tratta di editare tali files e mettere lo stesso numero in /etc di pclos e in /etc di kubuntu. Dopo di che ricordarsi di aggiornare i permessi alla home (e alla cartelle /tmp/runtime-nomeutente) dell’utente a cui si sono cambiati gli “id”.

Ubuntu: menu applicazioni e barra appluicazioni

La interfaccia attuale di Ubuntu (Unity) può non piacere (a me non piace, ingessata com’è).
Per tornare a una interfaccia grafica più umana si può istallare
a) il “classic menu indicator” e avere comodamente tutte ole applicazioni raggruppate logicamente e
b) la cairo-dock, che provvede a una barra simile a quella di KDE o di windows.

cartelle condivise in ubuntu virtualizzato

Avendo installato ubuntu in virtuale con virtualbox, e
installato le guest additions, per condividere da dispositivi, cartelle scegli cosa vuoi condividere
da ubuntu virtuale aprire il terminale di
ubuntu e scrivere:
sudo adduser (o useradd) $USER vboxsf
invio, paswd, invio.
Riavviare ubuntu e si vedranno le cartelle condivise.

Se l’user già esiste allora: # usermod -g vboxsf {user}

quale distro di linux: tra pclos e ubuntu

Abbiamo provato le ultime versioni di PcLinuxOs (la 2013.04) e Ubuntu (Kubuntu, per l’esattezza) 12, e tra le due scegliamo ancora pclinuxos: molto più completa e personalizzabile, anche se richiede qualche conoscenza tecnica in più.
Il grosso problema è l’editor html: c’è da piangere, e appunto per questo siamo rimasti con pclos2009 fino a oggi, per avere ancora Quanta. Ma ormai non si può più attendere. Stiamo provando a vedere Kate, che prevede un interessante uso degli snippets… Ne riparleremo.

Intanto c’è una nota dolente, da KDE: la suite Kontact si è impoverita.
KMail anzitutto, pur avendo guadagnato da altri lati (in particolare può aggregare le email, per data,, o per sender o per thread) ha perso una funzione importantissima: il filtro in entrata alle email. Le può filtrare solo dopo averle scaricate dal server, mentre prima, vedendo gli headers uno poteva eliminarle direttamente sul server senza scaricarle. E’ chiaro che se ho una email urgente e dieci mails di spam da 40 mb l’una dovrò aspettare un po’ di tempo, perdere un po’ di tempo. Chissà che cosa è saltato in mente agli sviluppatori.
E poi che rottura dover digitare ogni volta che si apre kmail la password di wallet. Prima le passwords venivano immagazzinate e basta! Sarà anche per la sicurezza, va bene, però…
Ma anche kaddressbook ha perso funzionalità importanti: non aggrega più i contatti per gruppi o mailing list. Anche qui: che peccato! E che stupidità!

Per il resto KDE vede miglioramenti vari. Ne riparleremo.