montare /smontare da terminale una chiavetta USB

Perché

Montare e soprattutto smontare da terminale una chiavetta USB in Linux ha il vantaggio che si può lasciare fisicamente la chiavetta nella sua porta USB rimanendo al tempo stessi sicuri che quanto doveva esservi scritto vi è già stato scritto e volendo si potrebbe sfilarla dalla porta quando si vuole, senza aspettare.
Se al contrario si usa la graficamente più comoda soluzione del safely remove, rimozione sicura della chiavetta, allora per poterla nuovamente montare (ed avere perciò praticamente disponibile) occorre sfilarla fisicamente e reinfilarla fisicamente nella porta USB.

Come

Dopo vari tentativi (tra cui con pmount) ho fatto così:

  • modificato il file etc/fstab aggiungendo una riga di questo tipo: LABEL=pen-drive /media/user/pen-drive etx4 user,rw,noauto 1 2
  • creato uno script bash per montare la chiavetta col comando “mount /dev/sdd5 /media/user/pen-drive”
  • e un altro script per smontare col comando “umount /media/user/pen-drive”

no root uninstall system app in android

1) From smartphone enable debug USB (settings -> developer options or something similar);
2) enable MTP mode
3) istall and start adb  (adb start-server).
4) search for exact name of the apps you want to remove (i.g. Facebook is “com.facebook.katana”).
5) in (linux) terminal do this command: adb shell pm uninstall  –user 0 [appname]

It works!

As an example I made this bash file

#!/bin/sh
adb start-server
adb shell pm uninstall –user 0 com.facebook.katana
adb shell pm uninstall –user 0 com.facebook.orca
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.ephotoburst
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.task
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.gallery
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.microfilm
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.kidslauncher
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.fmradio
adb shell pm uninstall –user 0 com.asus.taskwidget
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.apps.photos
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.gm
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.videos
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.music
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.talk
adb shell pm uninstall –user 0 com.google.android.youtube
adb kill-server

automatizzare la modalità aereo su android (automatic schedule airplane mode)

Ho provato con tasker, ma richiede varie app a pagamento, ho provato con automate, ma gli scripts che ho potuto scaricare non hanno funzionato.
Alla fine ho trovato Airplanemode pro (cercatelo con Duckduckgo non con google) che riesce a passare automaticamente a modalità aereo (airplane mode) senza disporre di permessi di root. Io ad esempio l’ho settato in modo tale che enable airplane mode on power connecting, mentre disable airplane mode on power disconnecting.
L’unico punto debole è che richiede che lo schermo sia attivo in quel momento, cosa che ottengo con LibreTasks, una app open source con cui lo schermo cambia luminosità quando si connette o disconnette all’energia elettriva e quindi lo schermo è quasi on.

inviare allegati a thunderbird con parametri completi

Parliamo di Linux, e di KDE. Si può creare il file (dal nome non vincolante) sendto.desktop nella cartella (da creare se non esiste) “/home/[utente]/.local/share/kservices5/ServiceMenus/”.
Come contenuto di questo file potete mettere quanto segue:

[Desktop Entry]
Type=Service
Actions=SendToMailRcp
Encoding=UTF-8
MimeType=application/octet-stream
X-KDE-ServiceTypes=KonqPopupMenu/Plugin
X-KDE-Priority=TopLevel
X-KDE-Submenu=allega a

[Desktop Action SendToMailRcp]
Name=posta elettronica…
Exec=thunderbird -compose “attachment=’$(echo %F | sed ‘s/\ \//,\/\//g’)’,to=[indirizzo destinatario],subject=[l’oggetto della mail],body=arrivo: $(date “+%x”) n partenza:,from=[account con cui inviare la mail]”
Icon=thunderbird

Nell’esempio viene creato, nel corpo del messaggio, una doppia riga (arrivo, con la data odierna, e partenza), ovviamente si può personalizzare a piacere.
Il codice

attachment='$(echo %F | sed 's/\ \//,\/\//g')'

è per poter allegare più files.

La cosa che mi ha fatto perdere più tempo è stata settare la data, perché %d dava luogo, invece che alla aggiunta della data, alla aggiunta della cartella in cui si trovava l’allegato.

https in localhost

Ho provato in molti modi a creare dei certificati in local: sia Chrome sia Firefox li rifiutano.
Allora ho deciso di dire ai browser di accettare una eccezione alla sicurezza per quanto concerne localhost.
In linux però, con xampp, bisogna modificare anche il file /opt/lampp/etc/extra/httpd-ssl.conf indicandogli dove si trova localhost e poi riavviare il server, altrimenti dà un errore di permessi o di oggetto non trovato.