problemi con thunderbird in linux

Può succedere che Thunderbird si comporti in modo strano, anche dopo che avete reinstallato il programma e la cartella .thunderbird nella vostra home. Dovete allora cercare e cancellare la cache (tipicamente in home/.cache) e tutto dovrebbe andare a posto (se il problema era quello).

rimuovere un programma da terminale in linux

1) Perché da terminale? Per risparmiare tempo.
2) Come? Col comando “apt-get remove”. Ad esempio apt-get remove skype (seguono richieste di conferma).
Questo comando lascia sul PC la configurazione del programma.
3) Per eliminare anche i files di configurazione (nel caso si pens di non più lavorare con quel programma): apt-get –purge remove [nome del pacchetto]

quale distro di linux: tra pclos e ubuntu

Abbiamo provato le ultime versioni di PcLinuxOs (la 2013.04) e Ubuntu (Kubuntu, per l’esattezza) 12, e tra le due scegliamo ancora pclinuxos: molto più completa e personalizzabile, anche se richiede qualche conoscenza tecnica in più.
Il grosso problema è l’editor html: c’è da piangere, e appunto per questo siamo rimasti con pclos2009 fino a oggi, per avere ancora Quanta. Ma ormai non si può più attendere. Stiamo provando a vedere Kate, che prevede un interessante uso degli snippets… Ne riparleremo.

Intanto c’è una nota dolente, da KDE: la suite Kontact si è impoverita.
KMail anzitutto, pur avendo guadagnato da altri lati (in particolare può aggregare le email, per data,, o per sender o per thread) ha perso una funzione importantissima: il filtro in entrata alle email. Le può filtrare solo dopo averle scaricate dal server, mentre prima, vedendo gli headers uno poteva eliminarle direttamente sul server senza scaricarle. E’ chiaro che se ho una email urgente e dieci mails di spam da 40 mb l’una dovrò aspettare un po’ di tempo, perdere un po’ di tempo. Chissà che cosa è saltato in mente agli sviluppatori.
E poi che rottura dover digitare ogni volta che si apre kmail la password di wallet. Prima le passwords venivano immagazzinate e basta! Sarà anche per la sicurezza, va bene, però…
Ma anche kaddressbook ha perso funzionalità importanti: non aggrega più i contatti per gruppi o mailing list. Anche qui: che peccato! E che stupidità!

Per il resto KDE vede miglioramenti vari. Ne riparleremo.

Linux: tempi duri

Tempi duri per Linux e per il mondo Open Source. Nella galassia Linux, dopo più di un anno, non si è ancora arrivati a “portare” in KDE 4 un editor testuale html ottimo come Quanta Plus, il che rende proibitivo, per chi elabora siti web, passare a KDE 4.
Inoltre KDE 4 fa dei passi indietro nella gestione dei files, con Konqueror privato di diverse funzionalità (come il comando “media”) e con Dolphin privo di schede (tab: ne visualizza uno solo alla volta, mentre Konqueror quanti se ne vuole).
Non va meglio con le suites da ufficio con il divorzio, negativo, se non rovinoso, tra LibreOffice e OpenOffice: era proprio necessario dividere le già esigue forze dell’Open Source. Meglio unire.
Unica consolazione è il successo di Firefox, che in Europa ha superato IE. Ma è troppo poco.
Parola d’ordine: non disperare e unire le forze, in uno sforzo costruttivo. Chi può, si impegni, lasciando da parte idiosincrasie personali.

KDE4 e Quanta+

Qualche vantaggio c’è, ma è più avido di risorse dei suoi predecessori (come del resto era prevedibile).
Il problema maggiore è l’editor HTML testuale: Quanta Plus è in assoluto il migliore e distanzia di molto i concorrenti, e Quanta Plus non è supportato da KDE4. Una situazione al momento drammatica.

Riferimenti:

Bluetooth su Linux

E’ davvero semplice. Su PcLinuxOs, almeno (ma ormai credo su tutte le distro).

[Image]

Ho installato Bluetooth OBEX Client e trasferire files da e verso il cellulare è facilissimo.
Cliccate sull’immagine per ingrandirla.

espeak

Si tratta di un sintetizzatore vocale (text-to-speech) per Linux: semplice, leggero, utilizzabile da riga di comando, ma a portata se non di tutti, almeno di chi abbia un minimo di conoscenze del funzionamento di un progrmma da riga di comando.
Legge sia singole parole, sia files (di testo: non sperate di fargli leggere files html, perchè va a leggere lettera per lettera il codice sorgente). Ovviamente la voce è monotona e metallica, come nei migliori films di fantascienza, ma non è comunque da buttar via, se si pensa a quanto sia leggero in bytes il programma e di immediata istallazione, senza incidere sui files di sistema.

amarok e database

Chiunque abbia Linux può apprezzare quanto bello sia Amarok, player musicale con incorporato un discreto database (con cui si possono editare i metatags e catalogare i brani in base ai vari “campi”: autore, titolo, album, genere, anno ecc.).
Mi aveva interessato la possibilità di interfacciare il database di Amarok con Mysql.Ho scoperto però che per farlo, in alcune distribuzioni come PcLinuxOs, occorre “compilare” il programma partendo da sorgente. Il che è un po’ lungo e laborioso. Inoltre mi è stato spiegato, su un forum, che per collezioni di brani non oltre gli 8000/10000 (!!!) non è una necessità usare un database “esterno” ad Amarok, visto che quello incoprporato funziona benissimo.
E così in effetti è.

KDE 4: la fiera delle vanità?

La prima impressione è: non mi impressiona!
I tanti effetti speciali difettano infatti di una proprietà che io considero essenziale, l’utilità: non sono utili. A che cosa mi serve infatti l’effetto trasparenza? Solo a far rallentare la risposta della macchina.
Magari esaminando meglio potrò scoprire dei pregi seri, ma il primo impatto è che si sia ceduto alla linea Microsoft sul suo terreno, oltretutto prendendone solo difetti.